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Quadro elettrico

CONSULENZA
Agg. marzo 2024
Il QUADRO ELETTRICO è un apparecchio che consente di diramare l'energia elettrica a più circuiti, tra essi indipendenti.
L'indipendenza di ogni ramo è determinata da più interruttori elettrici di comando, protezione e controllo.

L'ambiente in cui si installa un quadro elettrico può essere:
  • "ordinario" per esempio le abitazioni;
  • "speciale" fabbriche e cantieri, caratterizzati da untuosità, polvere e acqua;
  • nautico e "navale", con presenza di umidità salina, esalazioni corrosive di carburanti;
  • a "rischio di esplosione", quando vi è la presenza di gas combustibili, o polveri esplosive, o nebbie fulminanti;
I dispositivi elettrici vanno protetti con una custodia idonea che li preserva dagli agenti ambientali aggressivi (polvere, pioggia, liquidi, solventi, gas, ecc.) e che si diversifica per materiale e grado di protezione; da essa dipendono la sicurezza e la durabilità del quadro.

Il termine generale è "quadro" in ragione della sua tipica forma, ma i quadri elettrici si diversificano in:
  • centralini per "uso domestico", sono modesti, standardizzati e soggetti alla regole semplificate (norma CEI 23-51)
  • quadri di distribuzione ASD più potenti , rispettano degli standard e possono essere di "serie" o "non di serie";
  • quadri da cantiere ASC a causa delle sollecitazioni esterne hanno sicurezza maggiorata (detti quadri ASC);
  • quadri di automazione, comandano le macchine, svolgono specifiche funzioni.

Compito del quadro elettrico è di preservare i circuiti ad esso collegati ed avviare le apparecchiature, nel contempo non deve arrecare danno a persone, animali e cose circostanti ma nemmeno ai manutentori.
Funzione del quadro elettrico di distribuzione è dosare la potenza da inviare alle prese di forza e agli utilizzatori sempre connessi ai circuti, facilitare la manutenzione dei singoli rami, definire la sicurezza e limitare la diffusione del guasto o del disturbo all'intero impianto.
Il progetto accurato equilibria la sicurezza offerta dalle protezioni elettriche interne e calibra la giusta custodia; quest'ultima infatti protegge i dispositivi elettrici interni ma ne limita la dissipazione termica.
L'equilibrio tra la "potenza dispersa dai dispositivi", interna alla custodia, e la "potenza dissipata" dalla stessa evita che i dispositivi interni si surriscaldino, altrimenti degraderebbero precocemente creando disservizi all'impianto (scatto anticipato degli interruttori termici) o malfunzionamenti alla macchina (reset, spegnimenti, guasti generici).

Per legge e norma tecnica, i quadri e i centralini si considerano "apparecchi elettrici" e sono regolati dalla Direttiva Bassa Tensione 2014/35/UE e dalla Direttiva Compatibilità Elettromagnetica EMC 2014/30/UE, devono avere targa indelebile e propria Dichiarazione di conformità CE.
Il centralino o il quadro ASD possono essere realizzati dal quadrista in laboratorio o dall'installatore stesso in sito d'impianto, ecco perché la Dichiarazione di Conformità dell'impianto DM 37/2008 deve citare anche le Dichiarazioni di Conformità dei quadri.
Il criterio della marcatura CE è valido anche per i quadri di cantiere ASC che perfino possono essere traferiti da un cantiere all'altro, ma anche per i quadri di macchina che potrebbero esser riadattati tra macchine simili.

All'interno di un quadro elettrico di distribuzione vi sono:
  • interruttori magnetotermici, limitano i sovraccarichi e interrompono i cortocircuiti, proteggendo i cavi elettrici e le prese d'energia;
  • interruttori differenziali, proteggono gli occupanti e le cose dall'accidentale dispersione elettrica nell'ambiente;
  • i contattori, servono per comandare da remoto le apparecchiature, possono essere attivati manualmente o automaticamente, telecomandati in locale o a distanza da un dispositivo in radiofrequenza;
  • i limitatori di sovratensione, che limitano gli effetti degli shock elettrici e delle folgori captate dall'impianto, così proteggendo i presenti, i circuiti elettronici, le apparecchiature.
DOMANDE E RISPOSTE FREQUENTI

Com'è un quadro elettrico ben costruito?
La manifattura interna dev'essere ordinata e deve rispettare gli schemi elettrici in conformità alle norme tecniche; il costruttore appone la targa identificativa indelebile che riporta il marchio comunitario CE e identifica il quadro col proprio nome e con i dati elettrici; il costruttore deve inoltre identificare i comandi, allegare lo schema elettrico, il manuale d'uso e manutenzione, la propria dichiarazione di conformità CE alla specifica direttiva comunitaria e alla norma tecnica di riferimento.

Cosa deve fare l'installatore di un quadro elettrico realizzato da un quadrista terzista? L'installatore dovrà solo certificare la propria corretta posa in opera tramite la dichiarazione di conformità dell'impianto DM 37/2008 nella quale citerà i dati identificativi della dichiarazione di conformità del quadro elettrico trascritta dal quadrista terzista.

I centralini elettrici d'uso domestico sono quadri di distribuzione? Fino a 32A di corrente nominale di ingresso un quadro elettrico di distribuzione d'impiego domestico può esser considerato un "centralino d'uso domestico" . Il centralino viene solitamente realizzato in opera dall'installatore, che deve comunque rispettare una procedura normativa semplificata conforme alla Direttiva Bassa Tensione la quale impone l'apposizione della targa identificativa e del marchio CE .

Una custodia con un interruttore di protezione è un quadro elettrico? NO, un quadro elettrico deve contenere almeno due interruttori.


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