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Verifica impianto

CONSULENZA
Agg.marzo 2024
L'esperienza comune dimostra che impianti pluridecennali, sebbene poco manutentati possono funzionare ed essere esenti da rischi, ma accadono anche gli incidenti e i pericoli si possono manifestare in più modi:
  • evidente”, per esempio se decade la protezione della custodia elettrica (coperchi di scatole e quadri elettrici) che riduce l'isolamento.
  • occulto”, talvolta l'ossidazione o l'allentamento dei contatti determinano il surriscaldamento dei morsetti o delle prese che scaldano o carbonizzano; anche il deterioramento della messa a terra induce l'elettrocuzione (scossa) al contatto con parti metalliche o rende inefficaci le protezioni da sovratensioni, comportando pericoli e anche guasti alle apparecchiature più sensibili (es. elettroniche).
  • "ignoto", i componenti più vetusti possono incendiarsi e forse il loro isolamento non è più affidabile; ma anche i componenti d'impianto più recenti necessitano di attenzioni, per esempio gli interruttori differenziali nei quadri elettrici, necessitano di test periodico mensile (premere il tasto - T", altrimenti per effetto magnetico l'interruttore si “addormenta” e tarda l'intervento).

Il Testo Unico Sicurezza (D.Lgs. 81/2008 art.15 e l'art.64 c.1 lett. CD) impone al “Datore di Lavoro” pubblico o privato, di effettuare la valutazione del rischio elettrico degli impianti elettrici e delle attrezzature e di far eseguire delle misure periodiche, il verbale delle misure va conservato a disposizione dell'autorità di vigilanza.
Ogni verifica inizia con l'esame documentale che accerta la completezza e correttezza e l'avvenuto aggiornamento; per l'impianto elettrico viene richiesto:
Seguono la disamina a vista sul campo e successivamente le misure e prove.
Maggiori riguardi sono riservati agli ambienti speciali, per esempio ad uso medico (a rischio ci sono i pazienti e il personale), o a rischio di esplosione soggetti al D.Lgs. 233/2003 "Installazioni elettriche in luogo con pericolo di esplosione" (recepimento direttiva 1999/92/CE ATEX).
L'archivio tecnico storico dell'impianto e delle apparecchiature va tenuto ordinato e aggiornato, per prevenire in modo sistematico e organizzato i pericoli e i rischi e facilitare le ispezioni e le manutenzioni.
DOMANDE E RISPOSTE FREQUENTI

Nuovi impianti elettrici o nuove apparecchiature necessitano di verifiche? Ogni costruttore prima di consegnare l'impianto o l'apparecchiatura effettua il collaudo, le misure e le prove di funzionamento; sono le verifiche iniziali (visive e strumentali) in modo da poter fornire l'impianto o l'apparecchio elettrico perfettamente funzionante e sicuro. Perciò l'impiantista consegna la Dichiarazione di Conformità ai sensi del DM 37/2008, invece, il fabbricante di macchine, quadri elettrici e apparecchiature, consegna la Dichiarazione di Conformità CE.

L'impianto elettrico necessita di verifiche periodiche? L'ispezione visiva quotidiana e la verifica periodica riducono l'eventualità che si instauri l'incidente; invece, l'usura e la scarsa manutenzione instaurano insidie e comportano pericoli per la sicurezza di persone e animali e per la salvaguardia dei beni. A tema delle attività, il datore di lavoro deve sempre garantire l'efficienza dell'impianto e pure effettuare delle verifiche specifiche quando accade un evento accidentale che può compromettere i criteri di sicurezza iniziali, soprattutto quando l'ambiente d'installazione (per l'impianto) o d'utilizzo (per le apparecchiature) sono particolarmente difficili, per esempio i cantieri, le fabbriche, le officine, i laboratori, la sala macchine.

Chi può effettuare le verifiche periodiche dell'impianto elettrico? Per il comparto elettrico sono stati stabiliti dei criteri che suddividono gli addetti in: PErsona Comune PEC;  o Persona AVvertita PAV; persona esperta PES.
Considerato il rischio elettrico, bisogna prendere delle precauzioni di sicurezza per evitare danni alle persone, ai beni e ai componenti dell’impianto; è necessaria anche la documentazione di progetto, corrispondente ed aggiornata.
Tolta la tensione ad apparecchiature e/o impianto, possono intervenire le PEC assistite da PAV; se si è in prossimità o a contatto delle parti attive, quando non si può togliere tensione, le verifiche devono essere eseguite da PES.

Ogni quanto va fatta la verifica di impianti elettrici ed apparecchiature? Gli impianti di terra necessitano di verifica periodica ogni 2 o 5 anni, secondo l'ambiente d'installazione. Per le apparecchiature e gli impianti elettrici invece non vi sono scadenze prefissate, la stessa norma CEI 64-8/p6 evidenzia che gli intervalli devono considerare il tipo di impianto, l'uso e il funzionamento, gli agenti degradanti, i componenti, la frequenza di manutenzione, la pericolosità, gli eventi accidentali. Il criterio resta quello dei 2 o 5 anni, come per le misure di terra, in qualche caso, l’intervallo temporale è definito da prescrizioni legislative o dalle prescrizioni del costruttore dell'impianto o dell'apparecchiatura.

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