Pertanto ha stabilito delle linee guida, dette "Direttive", per far rispettare ai costruttori dei parametri di qualità e affidabilità, di sicurezza, ai fini della salvaguardia di persone, animali, cose.
Le Direttive impongono ai fabbricanti, agli importatori ed ai commercianti, il rispetto di specifiche norme tecniche riconosciute dagli stati membri.
Per gli elettroapparecchi alimentati a tensione superiore a 50V se alternata (ac), o 75V se continua (dc), si applicano:
la Direttiva Bassa Tensione 2014/35/UE (ex 1973/23/CE ed ex 2006/95/CE);
la Direttiva per la Compatibilità ElettromagneticaEMC 2014/30/UE.
Prima di vendere o immettere gli apparecchi elettrici sul Mercato Europeo, il costruttore (o l'importatore) deve accertare se il prodotto soddisfa la sicurezza minima stabilita dalle Direttive e norme tecnica.
Pertanto, a propria personale responsabilità(la falsa dichiarazione è truffa):
redige la "Dichiarazione di Conformità CE" alla Direttiva Bassa Tensione e la allega al prodotto;
applica all'apparecchio la "targa identificativa";
spiega il corretto utilizzo con le "Istruzioni d'uso e manutenzione".
applica all'apparecchiatura il simbolo "CE".
Nota Bene: il marchio CE ha una precisa conformazione e proporzione (altrimenti con le lettere ravvicinate, significa "China Export").
confronto marchio CE e "china export"
DOMANDE E RISPOSTE FREQUENTI
Cosa rischia l'acquirente se l'apparecchio non ha la Dichiarazione di Conformità CE, o se mancano le istruzioni d'uso, o se il marchio è contraffatto? La documentazione assente o incompleta, è una condizione tipica di prodotti illegali e potenzialmente pericolosi per l'acquirente e il consumatore, bisogna diffidare. L'acquisto di un apparecchio elettrico nuovo, privo di targa e documenti, è un "incauto acquisto", non potrà esser utilizzato, regalato o rivenduto.
Com'è fatto il marchio CE? E' ricavato da due cerchi affiancati e appoggiati tra essi: dalla metà del primo è ricavata la "C", dalla metà del secondo la "E", quindi tra la C e la E c'è altrettanto spazio largo come la "C". Se le lettere CE sono tra esse ravvicinate significano "china export" e possono trarre in inganno l'inesperto.
Quanto costa al produttore il marchio CE? Il marchio CE lo trascrive il fabbricante, su auto-dichiarazione, dopo aver soddisfatto le prescrizioni stabilite dalla Direttiva Europea, dalla Legge Italiana e dalle norme tecniche. E' un onere di produzione, non è una "pratica" da svolgere. Il professionista può prestare la consulenza specialistica di cui il costruttore necessita e l'onorario dipende dalla complessità della richiesta.
Un dispositivo elettrico progettato con criteri diversi da quelli europei, è pericoloso? Forse non lo è, ma per immettere il suo prodotto nella CE, il fabbricante extracomunitario deve almeno garantire i criteri di sicurezza e qualità stabiliti dall'Unione Europea tramite la Direttiva Bassa Tensione e Direttiva Compatibilità Elettromagnetica EMC. Se il prodotto è di scarsa qualità, o è poco affidabile, dimostrerà più malfunzionamenti, permanenti o saltuari, ma potrebbe anche celare rischi diperdita di isolamento elettrico e indurre scosse, o surriscaldarsi, o cortocircuitarsi, o incendiarsi.
Quali altri difetti potrebbe avere un prodotto non in regola? Potrebbe emettere radiazioni elettromagnetiche ionizzanti; provocare disturbi ad altre apparecchiature; indurre folgorazioni, comportare rischi per la sicurezza.
Disamina tecnica della documentazione a corredo con verifica d'idoneità
Disamina tecnica dell'equipaggiamento elettrico ed elettronico, con perizia di rispondenza a leggi e norme tecniche pertinenti ed eventuale ricerca guasti